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Rose acquistate in vaso o a radici nude?

Con l’avvento delle mostre-mercato che sono diventate sempre più importanti e presenti capillarmente sul territorio italiano, la concezione dell’acquisto di piante destinate all’abbellimento del proprio spazio verde è stata radicalmente convertita.

Abbiamo assistito a un passaggio marcato fra la tendenza a piantare nuove essenze nel periodo autunno-invernale alla sempre più concreta realtà nell’acquisto di piante in vaso, in piena vegetazione e magari anche in fioritura.

Questo fenomeno ha interessato in particolar modo il mondo della Rosa, pianta che per eccellenza viene scelta per la sua capacità di fiorire durante un’intera stagione vegetativa e che la maggior parte del pubblico vuole scegliere ammirando dal vivo le caratteristiche del fiore stesso, al contrario di una semplice visione su cataloghi a colori. Nonostante il grande impegno da parte di seri vivaisti nel rendere le immagini pubblicate il più fedeli possibili alla realtà, è comprensibile che la scelta diretta evochi emozioni personali che una semplice foto non è in grado di rendere da sola.

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Tuttavia, è importante ricordare che le piante seguono un proprio ciclo stagionale e che anche le rose, se acquistate a radici nude da novembre a metà marzo, presentano una riuscita di attecchimento ottimale e una serie di vantaggi, fra cui:

  1. La pianta forma il nuovo apparato radicale direttamente nel terreno d’impianto, ha il tempo di assestarsi lentamente alle nuove condizioni del substrato;

  2. La gamma di scelta delle varietà a radici nude è senz’altro più vasta rispetto all’insieme di rosai offerti in contenitore;

  3. Le piante a radice nuda hanno un costo minore rispetto a quelle in vaso, poiché vengono direttamente estirpate dai campi di produzione e fornite in riposo vegetativo, senza costi di manodopera per l’invasatura e la coltivazione in vaso;

  4. Poiché vengono piantate quando si trovano in uno stato di riposo vegetativo e il terreno è generalmente umido, non necessitano di particolari cure e annaffiature successive.

Nonostante i rosai forniti a radici nude possano essere conservati senza problemi per un lungo periodo, se mantenuti nelle giuste condizioni, l’acquisto di piante in vaso viene ritenuto vantaggioso poiché l’epoca di trapianto è di 365 giorni all’anno, pertanto potrà essere rimandata in caso di periodi piovosi prolungati o condizioni ambientali avverse.

Nel periodo di attività vegetativa, le piante presentano un apparato radicale ben sviluppato e formato: se da un lato questo fenomeno costituisce un vantaggio per avere un “pronto effetto”, dall’altro può rappresentate un impegno nell’assistere la pianta con le annaffiature. Spesso, infatti, viene commesso l’errore di tralasciare le esigenze idriche del rosaio, magari ingannati da una leggera pioggia primaverile che si pensa sia sufficiente a bagnare la pianta: in realtà, soprattutto nei primi 7-10 giorni successivi al trapianto, è fondamentale annaffiare copiosamente, per favorire la distensione radicale e la formazione dei capillari radicali che prenderanno contatto con il terreno circostante.

Da non sottovalutare, poi, la necessità di mantenere in piena salute la pianta, assistendola con trattamenti anche preventivi contro le malattie fungine, specialmente nei periodi caldo-umidi primaverili, che risultano sempre i più critici per la Rosa.

La riflessione condotta finora non è tesa a scoraggiare gli acquisti di rosai in vaso, ma deve essere intesa solo come un avviso a non trascurare i nuovi impianti per avere ottimi risultati anche nel corso della prima stagione, pertanto andrebbe commisurata alle proprie disponibilità nel dedicare tempo al giardinaggio. Al contrario, nell’esigenza di progetti più complessi e elaborati, il consiglio è quello di visitare giardini e/o esposizioni in maggio per ammirare direttamente le fioriture e il portamento delle diverse varietà, ma di rimandare poi all’autunno la loro messa a dimora, acquistando piante di rose a radici nude, che avranno il tempo di radicare e saranno subito pronte a vegetare e fiorire nella primavera successiva.

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